Interventi ed erratiche esplorazioni sull’arte 

Giorgio di Genova


Publisher        Gangemi, Italian

Published        June 2021

Paperback       254 pages

ISBN-10            8849239041

ISBN-13            978-08849239041

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Mostri e mostruosità d’oggi

testo per l’omonima mostra, 

Palazzo Orsini, Bomarzo, 1 -25 giugno 2017


Nei secoli passati l’arte non ha mancato di rappresentare scene delittuose, riferite alla mitologia, alla guerra, alla cronaca e soprattutto alla storia del cristianesimo. Basterebbe ricordare i numerosi dipinti e le sculture con Crocifissioni, con decollazioni, da La decollazione di San Giovanni di Caravaggio alle decapitazioni di Oloferne, dipinte sempre da Caravaggio, da Lavinia Fontana e da Artemisia Gentileschi, la cui Giuditta che decapita Oloferne era una metaforica castrazione di Agostino Tassi, suo stupratore, nonché altre scene cruente o delittuose, quali La punizione di Marsia di Tiziano, Saturno che divora uno dei suoi figli di Goya, che è anche l’autore de I disastri della guerra, Fame, follia e crimine, in cui il belga Antoine Wiertz rappresenta una madre con in mano il coltellaccio usato per fare a pezzi il figliolo, tanto per citare qualche esempio, a cui molti altri potrebbero essere aggiunti, l’uomo assassinato di Daumier (Rue Transnonain, il 15 aprile 1834), John, l’assassino delle donne, Pugnalato, Delitto a sfondo sessuale di Grosz e Omicidio con stupro di Dix, che ci ha testimoniato con le inquietanti immagini di Soldato morto e Sentinella morta in trincea la mostruosità della guerra.


Ovviamente in queste rappresentazioni, al di là di raccontare fatti storici o mitologici, era spesso contenuto un giudizio di denuncia sulla negatività della violenza, che purtroppo non si è mai estinta fino ad oggi. Anzi negli ultimi anni l’umanità, a causa del fanatismo di gruppi e della crudeltà individuale, ha conosciuto una regressione verso la barbarie, per cui si sono susseguite le stragi di innocenti ed i delitti più efferati. Più persone hanno sparato in luoghi pubblici, uccidendo decine uomini e donne, singoli hanno lanciato veicoli sulla folla per investire più individui possibile. Altrove si sono con crudeltà decapitati prigionieri, filmando questi orrendi delitti per propagandarli. Individualmente, poi, si è arrivati a orribili delitti di segno opposto. Se da un lato una madre ha ucciso i figli, dall’altro lato un figlio ha pagato un amico per far uccidere i genitori. La perversione ha spinto un pedofilo a gettare una bambina dalla finestra, in altri casi si è giunti addirittura a trasformare un malato concetto di amore in odio, tanto da gettare sul volto della persona amata acido corrosivo, o, peggio ancora, benzina sull’intero corpo, per poi darle fuoco. Per assurdo due drogati sono giunti ad uccidere un coetaneo per vedere come morisse e subito dopo aver finito il loro cruento rituale di assassini, andarsene a dormire non lontano dal cadavere della loro vittima, per non trascurare gli scafisti che s’approfittano di coloro che fuggono da guerre, facendo pagare loro il trasporto via mare di uomini, donne e bambini, molti dei quali vengono da loro stessi gettati fuori dai gommoni in casi di difficoltà.


E sono questi solo alcuni esempi di come il cosiddetto mondo civile sta progressivamente, piombando verso una regressione bestiale, anzi peggio che bestiale, perché gli animali uccidono solo per sopravvivere o per difesa.


E sono questi solo alcuni esempi di come il cosiddetto mondo civile sta progressivamente, piombando verso una regressione bestiale, anzi peggio che bestiale, perché gli animali uccidono solo per sopravvivere o per difesa.Ecco, nonostante tutto, l’arte può ancora denunciare e stigmatizzare questi episodi di violenza.

Mostri e mostruosità di oggi vuol accertare questa possibilità, a cui ciascun artista, in piena libertà sia per quanto riguarda le tecniche che i soggetti, è invitato a partecipare. Il fatto che questa esposizione si tenga a Bomarzo, cioè a poca distanza dallo storico Parco dei Mostri, potrà divenire un’appendice significativa su quel che s’intende per mostri e mostruosità nel nostro tempo.

Monsters and Monstrosities of Today

text for the exhibition of the same name, 

Palazzo Orsini, Bomarzo, 1 - 25 June 2017


In past centuries art has never failed to represent criminal scenes, with reference to mythology, war, news and above all to the history of Christianity. It is enough to recall the numerous paintings and sculptures with Crucifixions, with beheadings; from ‘The Beheading of St. John’ by Caravaggio to the beheadings of Holofernes, one also by Caravaggio, and by Lavinia Fontana and by Artemisia Gentileschi, whose ‘Judith Beheading Holofernes’ was a metaphorical castration of Agostino Tassi, his rapist. As well as other bloody or criminal scenes, such as Titian's ‘The Flaying of Marsyas’, Goya’s ’Saturn Devouring His Son’ , who is also the author of ‘The Disasters of War’. In ‘Hunger, Madness and Crime’, the Belgian artist Antoine Wiertz represents a mother holding the knife used to cut her son to pieces, these are to name a few examples, to which many others could be added; the murdered man of by Daumier in ‘Rue Transnonain, April 15, 1834’, ‘John, the murderer of women’, ‘Stabbed’, Grosz's ‘Sexual Crime’ and Dix's ‘Murder with Rape’, who testified using the disturbing images of ‘Dead Soldier’ and ‘Dead Sentry In The Trenches’ on the monstrosity of war.


Obviously in these representations, beyond the telling of historical or mythological facts, were often a judgment and denunciation on the negativity of violence, which unfortunately even today has never been extinguished. Indeed, in recent years humanity, due to the fanaticism of groups and individual cruelty, has experienced a regression towards barbarism, for which the massacres of innocents and the most heinous crimes have followed. More people have made shootings in public places, killing dozens of men and women, individuals  have driven vehicles into crowds to run over as many individuals as possible. Elsewhere, prisoners have been cruelly beheaded, with these crimes being filmed to propagate them. Individuals crimes abound; a mother killing her children, a son who pays a friend to have his parents killed. Perversion has pushed a pedophile to throw a child out of the window, in other cases it has even come to transform a sick concept of love into hate, so much so as to throw corrosive acid on the face of the loved one, or, even worse, gasoline on the whole body, and then set it on fire. Absurdly, two drug addicts came to kill a peer to see how he dies and immediately after finishing their bloody ritual of murders, go to sleep not far from the corpse of their victim, not to neglect the smugglers who take advantage of those fleeing from wars, making them pay for  transport  by sea, of men, women and children, many of whom are thrown out of rubber dinghies which get into difficulty. 


These are just a few examples of how the so-called civilized world is progressively, plunging towards a bestial regression, even worse than bestial, because animals kill only to survive or for defense. Here, despite everything, art can still denounce and stigmatize these episodes of violence. Monsters and monstrosities of today wants to ascertain this possibility, in which each artist, in complete freedom both as regards the techniques and the subjects, is invited to participate. The fact that this exhibition is held in Bomarzo, that is, a short distance from the historic Parco dei Mostri, may become a significant appendix on what is meant by monsters and monstrosities in our time.

Open book
constructed oil painting by Paul Critchley

Burning Idols

127 x 142 cm ~ oil on canvas