Spesso si pensa che la violenza contro le donne sia solo fisica. Ma non è sempre così; ci sono pressioni psicologiche di come una donna deve comportarsi e presentarsi agli altri. In questi casi la violenza è autoinflitta. Ad esempio quando una donna (o una ragazza) smette di mangiare per essere magra e conformarsi a una bellezza stereotipata, presentata dai media.
Inoltre ci sono pressioni sociali e religiose, come la misoginia dei maschilisti, con i loro preconcetti sulla (presunta) superiorità degli uomini sulle donne, con l'aspettativa che le donne debbano rimanere non istruite e schiave dei loro mariti.
Il codice di abbigliamento estremista iraniano, non permette alle donne di vestirsi come vogliono.
La violenza fisica è usata per controllare le donne (e anche uomini) che non sono d'accordo con le "leggi" ingiuste che permettono la discriminazione, usate anche contro chi non è conforme alle aspettative di genere.
Ho dipinto questo quadro nel 1984, simulando corpi con dei manichini rotti. Un olocausto di plastica!
Ho dipinto me stesso seduto con questi manichini che sembrano vittime smembrate, cercando di identificarmi con le loro storie.
E ho sovrapposto il mio volto al corpo del manichino femminile per identificarmi con la mia parte femminile assopita.
(Ho realizzato questo dipinto quando il cambio di sesso era praticamente sconosciuto).
Le parti del corpo avvolte nella plastica, come avanzi impacchettati di orge di gang-bang (bunga-bunga).
I torsi senza gambe e senza braccia, simbolo dei giocattoli sessuali. Giocattoli di plastica per ragazzi di plastica.
Manichini gonfiabili usati da uomini come finti corpi di donne, oggetti per soddisfare il piacere sessuale.
Pratica offensiva verso il genere femminile e anche violenta.
"La violenza non è Mai accettabile."
It is often thought that violence against women is only physical. But this is not always the case; there are psychological pressures of how a woman should behave and present herself to others. In these cases, the violence is self-inflicted. For example, when a woman (or girl) stops eating in order to be thin and conform to a stereotypical beauty presented by the media.
In addition, there are social and religious pressures, such as the misogyny of male chauvinists, with their preconceptions about the (supposed) superiority of men over women, with the expectation that women should remain uneducated and slaves to their husbands.
Iran's extremist dress code does not allow women to dress as they wish.
Physical violence is used to control women (and men too) who disagree with the unjust 'laws' that allow discrimination, also used against those who do not conform to gender expectations.
I painted this picture in 1984 of broken dummies simulating bodies. A plastic holocaust.
I painted myself sitting with these mannequins that look like dismembered victims, trying to identify with their stories and superimposed my face on the female mannequin to identify with my sleeping female part. (I made this painting when gender reassignment was practically unknown).
The body parts wrapped in plastic, like packed leftovers from gang-bang orgies (bunga-bunga).
The legless and armless torsos, symbolising sex toys. Plastic toys for plastic boys.
Inflatable dummies used by men as fake women's bodies, objects to satisfy sexual pleasure.
27.04.2020 Quintetto d’arte online exhibition curated by art critic Prof. Giorgio di Genova. Printed catalogue available.
01.01.2020 Il Giornale dell’Arte: Il meglio e il peggio - 15 art critics, art historians and curators select the best and the worst of 2019. Prof. Giorgio di Genova, art critic and historian of contemporary art, selects Paul Critchley as one of his three best artists of 2019.(p.33)
16.10.2019 TVO Fernsehen für Oberfranken : Coburg: Märchenfiguren aus Holz treffen auf britischen Humor, Interview at Galerie Späth, Coburg